ITINERARI TURISTICI

Lo scalo trapanese offre ottime potenzialita', in posizione baricentrica per diverse mete turistiche, sia di carattere storico-culturale che naturalistico, tutte uniche ed affascinanti da Erice a Segesta, da Marsala, Mozia e Selinunte alle Isole Egadi, Mazara del Vallo e la Riserva dello Zingaro.
Molto apprezzati sono poi i tour eno-gastronomici nelle cantine della Sicilia Occidentale.


ERICE

Erice e' famosa in tutto il mondo per il suo borgo incantevole, i paesaggi mozzafiato, i dolci, le ceramiche tipiche ed il Centro di ricerca scientifica Ettore Maiorana. Secondo Tucidide, fu fondata dagli esuli troiani, che fuggendo nel Mediterraneo, si sarebbero insediati sulla cima della montagna dando poi vita al leggendario popolo degli Elimi. Virgilio la cita nell'Eneide, con Enea che la tocca due volte: la prima per la morte del padre Anchise, un anno dopo per i giochi in suo onore. Secondo gli storici, insieme a Segesta Erice era la citta' piu' importante degli Elimi, in particolare la capitale religiosa. Durante la prima guerra punica, il generale cartaginese Amilcare ne dispose la fortificazione trasferendo parte degli ericini a valle (da qui la fondazione Drepanum, l'odierna Trapani). In epoca successiva i Romani vi venerarono la Venere Ericina, la prima dea della mitologia romana a somiglianza della greca Afrodite. Il tempio di Venere rappresentava un punto di riferimento per tutti i marinai e i pellegrini del Mediterraneo, che, guidati dal fuoco sacro che le ancelle della dea tenevano acceso, vi giungevano per rendere omaggio a Venere attraverso la congiunzione con le sue sacerdotesse. Sui resti di quel tempio nacque nel XII sec. il suggestivo Castello di Venere, ad opera dei normanni, che rappresenta oggi uno dei simboli di Erice.


SEGESTA

Segesta colpisce per il fascino del suo tempio dorico e per i suggestivi paesaggi che si possono godere dalla cima del Monte Barbaro, dove il visitatore ha la possibilita' di andare indietro nel tempo, all'epoca della Magna Grecia e delle guerre puniche. Il nucleo originario della citta', fondata dagli Elimi con l'obiettivo di farne la loro capitale politica, risale al 500-600 a.C. Oltre al tempio, considerato il meglio conservato di tutta l'antichita', Segesta e' famosa per il suo suggestivo teatro ricavato sulla sommita' di una collina e posto in posizione straordinaria, permette di spaziare con lo sguardo in tutto l'incantevole paesaggio circostante, sino ad intravedere all'orizzonte Castellamare del Golfo (il principale scalo commerciale degli Elimi). Il teatro, che risale al II sec. a.C., e' ancora oggi utilizzato per spettacoli classici e moderni, tra i quali vale la pena ricordare quelli che si svolgono all'alba durante l'estate, in cui la luce del sole che sorge davanti agli occhi dello spettatore rappresenta una delle grandi suggestioni che questo luogo puo' offrire.


SELINUNTE

Il parco archeologico di Selinunte costituisce il piu' ampio ed imponente d'Europa, estendendosi per 284 ettari e comprendendo numerosi templi, santuari e altari. Fondata verso la meta' del VII secolo a.C., Selinunte rappresenta un patrimonio culturale di straordinaria importanza, essendo di fatto l'ultimo baluardo occidentale della Magna Gracia e dei cosidetti Greci d'occidente, come vennero chiamati i coloni che sbarcarono in Sicilia dal 700 a.C in poi.


MARSALA

Conosciuta in tutto il mondo per il suo vino liquoroso e per la grande tradizione nella coltivazione e vinificazione, Marsala e' una citta' ricca di storia e di fascino. Fu il luogo dello sbarco di Garibaldi in Sicilia e, in epoca pre-romana, capitale dei Fenici di Sicilia (che la fondarono subito dopo la distruzione di Mozia). Il nome attuale deriva dall'appellativo Marsah el Ali porto di Ali'.


MOZIA

Mozia e' stata la piu' grande ed importante colonia Fenicia in Sicilia, al centro di un area lagunare affascinante e di grande interesse naturalistico. Della gloriosa storia passata rimangono testimonianze importantissime: il famoso cothon, raro esempio di bacino di ormeggio punico; la strada punica sommersa utilizzata fino agli anni '60 dai contadini marsalesi che dalla terra ferma con dei carri raggiungevano l'isola per la vendemmia; il tophet, l'area sacra per i sacrifici umani dove e' ancora possibile vedere le urne cinerarie; la necropoli, i mosaici, ma sopratutto l'elegantissima statua del Giovinetto, il gioiello del museo di Mozia.


MAZARA

Mazara, la cui fondazione, come per Marsala, risale all'epoca fenicio-punica, costituisce uno dei maggiori centri per la pesca d'altura d'Italia. La visita del centro storico inizia alla Cattedrale, costruita dai normanni nel XI sec. sui resti della Moschea Grandearaba. Proseguendo si raggiunge l'ex-collegio dei Gesuiti, oggi diventato centro culturale cittadino con una sezione museale archeologica e una dedicata all'artista contemporaneo Pietro Consagra di origine mazarese. Addentrandosi nel quartiere piu' antico della citta' si ha l'impressione di trovarsi in una kasbah araba: il tessuto urbano con i suoi vicoli tortuosi e spesso ciechi risale ancora oggi ai tempi della dominazione araba del IX e X secolo. Imperdibile una visita al museo del Satiro Danzante, ospitato presso la chiesa di Sant'Egidio (una delle oltre trenta chiese antiche che sopravvivono nella citta' di Mazara del Vallo,fondata nel 1424 dalla confraternita omonima).


ZINGARO

Un tuffo nella natura tipica della Sicilia occidentale: le palme nane, la terra rossa, le rocce dolomitiche e un mare intensamente azzurro che ne delimita i contorni. Lo Zingaro, la prima riserva istituita in Sicilia, e' forse uno dei pochi paradisi naturali terrestri e marini rimasti in Europa.

Lo Zingaro ha una superficie di 1650 ettari, una fascia litoranea di circa 7 Km, formata da una costa rocciosa di calcari del Mesozoico, intercalata da numerose calette e caratterizzata da strapiombanti falesie che da un'altezza massima di 913 mt. (Monte Speziale) portano rapidamente al mare. La riserva incanta per la sua aspra bellezza, per i colori intensi in ogni stagione, per le bianche calette incastonate in un mare turchese, le onnipresenti palme nane, la rigogliosa macchia mediterranea, i tenaci olivastri e i maestosi carrubi da dove si intravedono le armoniose forme delle case contadine.


EGADI

Per i greci questi antichi scogli rappresentavano i confini del mondo conosciuto. Per i Fenici ed i Cartaginesi, furono importanti basi commerciali. I Romani ne fecero il loro baluardo difensivo contro le armate di Amilcare e Annibale Barca. E cosi' via, passando dagli Arabi, i Normanni e gli Spagnoli, le cui tracce si trovano ancora oggi nei cognomi degli abitanti. Le isole Egadi, oggi come allora, disegnano il profilo dell'orizzonte al largo di Trapani, ultimo lembo di Sicilia prima dell'infinito del Mediterraneo. A pochissime miglia dalla citta' di Trapani e facilmente raggiungibile in aliscafo o in barca (in meno di trenta minuti di navigazione si raggiunge Levanzo), l'arcipelago delle Egadi regala suggestioni indimenticabili. Le tre isole piu' grandi presentano scorci incantevoli e mantengono immutato il fascino antico del piccolo borgo di pescatori.


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