PROJECT CARGO

Simbolo importante delle potenzialità del porto è il recente progetto Libya Gas Transmission System, conseguente alla scelta da parte dell'ENI di utilizzare l'area portuale trapanese come base logistica per le operazioni di lavorazione ed installazione di un metanodotto che collega Tripoli a Gela.


Project Cargo

Il progetto Libya Gas Transmission rappresenta un importante riconoscimento della validità professionale e delle capacità operative e logistiche dello scalo trapanese, dell'esperienza maturata dalla Agenzia Marittima Riccardo Sanges & C srl (rappresentante in loco dell'ENI) e dei servizi portuali e terminalistici presenti, che assume maggiore significato se si pensa come la scelta strategica e logistica dell'Eni di utilizzare lo scalo siciliano come base operativa, sebbene distante 130 miglia da Gela, sia stata preferita anche rispetto ad alternative di maggiore prestigio e a porti di maggiore peso internazionale (quale ad esempio Malta, avvantaggiati tra l'altro dalla maggiore vicinanza con la zona di deposito della condotta sottomarina).

All'interno del progetto “Libya gas transmission system”, il porto di Trapani ha ricoperto un ruolo di fondamentale importanza quale piattaforma logistica e nodo operativo per la realizzazione del gasdotto sottomarino tra Mellitah (località nei pressi di Tripoli) e Gela e che ha affiancato quello già esistente che passando dall'Algeria e dalla Tunisia arriva fino a Mazara del Vallo.

Innovazioni organizzative e strutturali, capacità doganali e di collaborazione conseguenti a tale impegnativo compito, hanno permesso che in due anni giungessero al porto di Trapani un centinaio di navi per lo sbarco dei tubi e speciali imbarcazioni “Pipe Carrier” per il prelievo dei tratti di condotta da portare sulla piattaforma “CASTOROSEI”.

Inoltre proprio le funzioni di piattaforma logistica per la realizzazione del gasdotto, con una lunghezza di 600 Km e composto da 50.000 tubi da 12 m di lunghezza ciascuno da posare sui fondali del Canale di Sicilia, hanno rappresentato un banco di prova unico per verificare le possibilità di un'ulteriore crescita del porto. Fondamentale in tal senso l'istituzione della Base Operativa Doganale, che con un esenzione complessiva di circa 215.000 mq, ha consentito lo stoccaggio di tutto il materiale necessario alla realizzazione della commessa e alla sua movimentazione e lavorazione.

Grazie all'esperienza maturata, la Saipem del gruppo Eni sceglie nuovamente Trapani come base operativa per la riparazione della linea TMPC che collega Ma zara del Vallo e Tunisi. Il lavoro viene svolto con grande efficienza e nel totale rispetto dei tempi stimati.

Il porto si è anche distinto per sbarchi di project cargo come torri eoliche ed attrezzature speciali della Mammoet spa utilizzato per il varo della nave Marittimo M.

LE IMPRESE

Nel porto di Trapani ci sono n. 3 imprese autorizzate ad operare: